Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali ed Agroalimentari, Università degli Studi di Torino
EFFETTO DELLA CONFIGURAZIONE DEL CAMPO E DELLA DENSITA’ DI “POLLINIZER” SUL SERVIZIO DI IMPOLLINAZIONE IN MELETO
L’impollinazione ha una funzione fondamentale perché molte piante ne dipendono per ottenere rese soddisfacenti in termini sia quantitativi che quantitativi. Tra le piante che dipendono dalla impollinazione, il melo necessita che un impollinatore prelevi e trasporti il polline compatibile proveniente da una differente cultivar di melo, detta “pollinizer”. Questo a causa del meccanismo di auto-incompatibilità che rende impossibile la fecondazione fra le medesime cultivar. Per avere un servizio di impollinazione efficiente, alcuni melicoltori dispongono delle colonie di ape da miele in prossimità dei campi. Inoltre, sempre con lo stesso obiettivo, adottano per i nuovi impianti una configurazione che distribuisce le cultivar “pollinizer” uniformemente all’interno del campo.
Considerando il contesto delle nuove forme di impianto
questo studio ha due obiettivi. Il primo obiettivo è di verificare se le
strategie adottate dai melicoltori forniscono un servizio di impollinazione
sufficiente per ottenere frutti di qualità. Il secondo obiettivo è quello di
capire come l’efficienza del servizio di impollinazione muti all’interno del
campo in funzione di due scale di analisi. Con la prima scala si analizza
l’effetto della posizione delle piante data dalla configurazione del campo; la
seconda scala prende in considerazione l’effetto della densità di piante
“pollinizer” nel campo e nel territorio circonstante. I risultati dello studio,
effettuato in 3 meleti del Saluzzese, suggeriscono che è presente un servizio
di impollinazione non sufficiente. L’efficienza del servizio di impollinazione
cambia all’interno del campo per entrambe le scale considerate. La tecnica di
valutazione del servizio di impollinazione di questo studio può essere un
innovativo strumento utile al miglioramento della gestione di questo servizio.